venerdì 4 dicembre 2015

Regno di Napoli (1791) - Piastra 120 grana "Soli Reduci", Ferdinando IV


Ferdinando IV di Borbone (1759-1816)
Piastra da 120 grana del 1791
Nell'Agosto del 1790 Ferdinando IV e la moglie Maria Carolina accompagnarono le figlie Maria Teresa e Maria Luisa a Vienna in quanto avevano sposato per procura i figli del Granduca Leopoldo e cioè gli Arciduchi d’Austria Francesco e Ferdinando. Maria Teresa divenne pertanto imperatrice d’Austria, avendo sposato Francesco I d’Austria (il figlio Ferdinando I d’Austria divenne imperatore dell’Impero Austro Ungarico il 2 Marzo 1835) e Maria Luisa Amalia Granduchessa di Toscana. La moneta presenta al diritto i busti accollati dei sovrani. Al rovescio, vi sono i quattro segni zodiacali (bilancia, scorpione, sagittario e capricorno), un sole con i raggi ed un globo terrestre ove si nota chiaramente l’Italia. Quei segni zodiacali rappresentano i mesi successivi alla partenza dei sovrani, come se la popolazione orfana dei sovrani volesse contare i giorni mancanti al rientro a Napoli. La piastra “SOLI REDUCI” (“Al sole che ritorna”) fu coniata in argento al titolo di 833/1000, cioè contenevano 5/6 di argento fino e 1/6 di lega.
FERDINANDO IV di Borbone (1759 – 1816) – REGNO DI NAPOLI – Piastra da 120 Grana del 8° tipo – “SOLI REDUCI” 1791 – D/ FERDINANDUS IV . ET M. CAROLINA VNDIQ . FELICES. Busti accollati a destra, in basso  P .; R/ SOLI REDUCI. Fascia dello zodiaco, sole e globo terrestre tra A . P . // M . // 17 / 91; Contorno treccia in rilievo – Argento  Æ 41/42 mm. – 27,53 gr. (Gigante 2012 525 059)

Ferdinando IV di Borbone e Carolina
La piastra napoletana è stata la moneta principale del Regno di Napoli, che circolava nella parte peninsulare del regno. Era una moneta d'argento di grande modulo (ca. 40 mm) e dal peso di 26-28 grammi. Esisteva anche una piastra siciliana che aveva però valore diverso da quella napoletana. Essa era un multiplo della moneta ufficiale del regno, il ducato napoletano da 100 grana. La piastra era suddivisa in 120 grana, ognuno di 2 tornesi o 12 cavalli. Nel 1812 Gioacchino Murat la sostituì con l'introduzione del franco delle Due Sicilie, ma la resistenza del popolo al nuovo sistema decimale fu tale da convincerlo a emettere una propria piastra da 12 carlini. Dopo la restaurazione la piastra fu ripristinata per essere sostituita, con il nuovo assetto uscito dal Congresso di Vienna e la nascita del Regno delle Due Sicilie, dalla piastra delle Due Sicilie, multiplo del ducato delle Due Sicilie, che era organizzata nello stesso modo in grana e tornesi (da Wikipedia).

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