sabato 1 settembre 2018

Malta 2018 - “Templi di Mnajdra”


La storia di Malta è antica e lontana e a testimoniarlo non ci sono solo i libri che la raccontano come un’isola ambita da molti popoli tra cui i Fenici, i Romani e gli Arabi passando per i Cavalieri di San Giovanni e infine gli inglesi e gli italiani. I “primi maltesi”, o meglio le prime testimonianze di insediamenti a Malta, risalgono al 5200 a.C. e si ritiene potesse trattarsi dei Sicani, un popolo preistorico proveniente dalla Sicilia. Questa prima popolazione dell’isola maltese dette il via, all’incirca nel 4000 a.C., alla cosiddetta Cultura dei Templi con la costruzione di edifici realizzati con enormi blocchi di pietra. Poi intorno al 2400 a.C. di loro scomparve ogni traccia e per 200 anni Malta rimase disabitata fino all’arrivo di una nuova popolazione dalla Sicilia che introdusse l’utilizzo del metallo dando così inizio all’età del bronzo (2200 a.C.). A Malta si trovano numerose testimonianze di costruzioni realizzate con l’impiego di giganti blocchi di pietra, dedicate alla dea della fertilità: dal Tempio di Ggantija a Xaghra sull’isola di Gozo, al Tempio di Tarxien vicino a La Valletta, al famoso Ipogeo di Hal Saflieni nei pressi di Paola. Oggi invece vi parlo dei due templi megalitici di Mnajdra e Hagar Qim a Qrendi, nella parte sud occidentale dell’isola di Malta, che ho avuto il piacere di visitare durante il mio viaggio organizzato dall’Ente del Turismo maltese. Basti pensare che questi templi sono i più vecchi al mondo, risalenti al 3600 a.C., ovvero 1200 anni più vecchi delle piramidi in Egitto e 1000 anni più vecchi di Stonehenge in Inghilterra, e nel 1992 sono stati dichiarati Patrimonio UNESCO. Qui si trovano due siti preistorici, distanti 500 metri l’uno dall’altro e situati in una posizione davvero suggestiva: affacciati sul mar Mediterraneo! L’unico “peccato scenico” sono le grandi tensostrutture bianche di forma circolare che coprono entrambi i templi, installate nel 2009 per preservare le costruzioni dall’erosione meteorologica.


Nome della Moneta
“Templi di Mnajdra”
Descrizione Moneta
La moneta raffigura i templi megalitici di Mnajdra. In alto a destra figurano, una sotto l’altra, le scritte "MNAJDRA" "TEMPLES" e gli anni "3600-3200 BC". In basso a sinistra sono indicati il paese di emissione "MALTA" e, sotto, l’anno di emissione "2018"; in basso a destra sono riportate le iniziali "NGB" dell’autore Noel Galea Bason. Sul bordo esterno 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea. Questa è la terza di sette monete dedicata ai siti preistorici di Malta. E’ inclusa nella Divisionale FDC e in una Coincard UNC.
Data di emissione
Emessa il 20 luglio 2018 ed è dedicata al sito archeologico di Mnajdra. Esistono 2 varianti conio:
1) nella Divisionale FDC è presente, all'interno della stella ore 6, il segno "F" identificativo della Francia, ed è assente il marchio di zecca francese (cornucopia);
2) nei rotolini e nella Coincard non è presente nè il segno "F" nè il marchio di zecca francese.
Contorno
Finemente zigrinato con il motivo "2 " ripetuto 6 volte
Metallo
Bimetallica. Parte esterna: rame-nichel; parte interna tre strati: nichel-ottone, nichel, nichel-ottone.
Diametro
25,75 mm
Spessore
2,20 mm
Peso
8,5 gr.
Zecca
Parigi
Tiratura
335.000

Per saperne di più


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