domenica 17 luglio 2022

Vittorio Emanuele III - 20 Lire "Littore"


Il Littore ed il Fascio Littorio

Questa moneta fu coniata in sostituzione dei biglietti di Stato a corso forzoso. Il Lanfranco, che allora era il direttore della zecca, scrive testualmente “La prima emissione di questa moneta è stata effettuata in occasione della celebrazione del VI annuale della Marcia su Roma, e porta, col millesimo 1927, le indicazioni dell’anno VI dell’Era Fascista. Prima però era stato coniato per esperimento un centinaio di pezzi coi coni definitivi, però coll’anno V e questi debbonsi considerare come campioni”. Pertanto, i pezzi datati 1927/V non risultano essere stati emessi per la circolazione, come non risultano neppure essere stati emessi per i numismatici. Considerata da molti una delle monete più rare del Regno. Moltissimi gli esemplari Anno VI 'truccati' per essere proposti come Anno V. Santamaria e Manfredini su tutti ne scrissero, in particolare il secondo notò il particolare delle firme 'ondulate' e 'tremolate'. Santamaria scrisse che per l'Anno V fu allestito un solo conio per i pochi esemplari battuti, riuscì ad esaminare una decina di esemplari ed in tutti era presente la 'tremolatura' delle due firme, mentre nelle monete Anno VI le firme sono nette e nitide.

Sono detti 'littori' perché portano fasci di verghe legate.
Su ordine dei magistrati infliggono percosse ai delinquenti

Il Fascio littorio

Qui ci interessa capire la provenienza del simbolo così come testimoniato da molte monete di Vittorio Emanuele III.
Il fascio littorio è uno dei primi simboli di Roma, insieme alla Lupa e all’Aquila, probabilmente ereditato dagli Etruschi. Rappresenta il potere, l’autorità dello Stato, simbolo della Roma repubblicana e del Diritto Romano. I funzionari principali della Repubblica Romana erano i magistrati ed i littori. Ai primi era assegnato l’imperium ossia il potere di giustizia e di comminare le pene. Ai littori toccava invece il compito di difendere il magistrato e di erogare le punizioni ordinate dal magistrato. Il littore, quindi, girava con un fascio di 30 verghe legato con lacci di cuoio in cui era infilata un ascia. Le verghe servivano per le fustigazioni dei rei e l’ascia per il casi più gravi in cui si doveva mozzare un arto o la testa per la pena di morte. Quindi il fascio littorio rappresenta da quel momento il potere e la giustizia; il fascio e l’ascia diventano simbolo della disciplina e del rispetto della legge (v. nella foto, in ordine: Pretore, Littore, Edile, Console).

Ed è proprio in rappresentazione di questi valori che il fascio littorio lo ritroviamo in moltissime monete di tutte le epoche e paesi. E’ presente in moltissime monete battute dalle Repubbliche nate in Italia a seguito della Rivoluzione Francese.

Rivoluzione Francese

1792 - 6 Denari

Repubblica Napoletana
In questa moneta della Repubblica Napoletana c’è l’immagine del Fascio Littorio e scure, attraversato da un’asta con in cima il cappello frigio simbolo di libertà. Nella legenda la scritta Repubblica Napolitana.

1799 - 6 Tornesi
Repubblica Napoletana


Repubblica Romana
E ancora un fascio littorio nel 3 baiocchi della Repubblica Romana del 1849 con l’immagine dell’Aquila che lo stringe tra gli artigli.

1849 - 3 Baiocchi
Repubblica Romana


Regno d’Italia
Nel periodo fascista, il regime che voleva richiamarsi agli splendori di Roma, lo ritroviamo un po’ ovunque sulle monete di Vittorio Emanuele III, ed in particolare è presente in tutte le monete battute a partire dal 1936, chiamate “Impero” per segnare la conquista d’Etiopia e il nuovo titolo assunto dal Re. Ovviamente per noi italiani che abbiamo subito le durezze e le barbarie del regime fascista, questo simbolo assume una valenza diversa che per altri; ed infatti è scomparso da tutta la monetazione della Repubblica.




Altri Stati
Diversamente è continuato e continua ad apparire su monete di altri stati. Così ad esempio nelle monetine degli Stati Uniti d’America (vedi “One Dime - Mercury”).


Simbolo del fascismo per noi italiani, il fascio littorio lo ritroviamo anche nelle monete di Cuba insieme al “Che”. Nel rovescio in questi Tre Pesos Cubani con l’effige di Ernesto Che Guevara sul diritto è visibile dietro lo scudo sormontato da cappello frigio e stella.


Personalmente, come simbolo lo trovo abbastanza inquietante; non mi piace l’idea di una giustizia ed un potere esercitati con la violenza della verga e dell’ascia, viatico poi d’ingiustizia e soprusi, di oligarchie e dittature. Ma il simbolo è antico, viene da tempi lontani, ha una sua storia, un suo percorso. Piaccia o non piaccia, la storia non si cancella. (Articolo tratto dal sito: http://grammidistoria.wordpress.com /2010/05/27/simboli-antichi-e-polemiche-recenti-4gr/Posted on 05/27/2010by grammidistoria).

Scheda tecnica della moneta 20 Lire "Littore" - Vittorio Emanuele III:

 

Dritto
Testa del Re a destra, intorno VITTORIO • EMANUELE • III • RE •

Verso
Figura di un vigoroso nudo di giovane littore che, in piedi davanti alla gran Madre Italia assisa, saluta romana-mente col braccio sinistro, mentre con la mano destra impugna il fascio littorio. L'Italia impugna nella mano destra una fiaccola e poggia il braccio sinistro sullo scudo sabaudo della croce. Nel campo, ai lati della figura, A.VI / 1927 // R. Nell'esergo, L. 20 e, più a destra, G • ROMAGNOLI // A • MOTTI INC •.

Coniata dal 1929 fino al 1934 per collezionisti numismatici R3 (tiratura 50 Pz.)

1a Classe (nessun difetto di conio)            Regio Decreto n. 1148 del 23 Giugno 1927 e n. 1916 dell’8 Settembre 1927

Contorno: rigato

Assi: alla francese

Nominale: 20 Lire

Materiale: Argento (Ag) 835/1000

Diametro: 35,5 mm

Peso: 15 gr.

Modelli: Giuseppe Romagnoli

Incisore: Attilio Silvio Motti

 

Anno

Cod.

Zecca

Sigla

Rarità

Tiratura

Conservazione

1927 VI

G135 036

Roma

G ROMAGNOLI A MOTTI INC

C

3.518.102

 

1928 VI

G135 037

Roma

G ROMAGNOLI A MOTTI INC

NC

2.486.898



2 commenti:

  1. I miei più vivissimi complimenti per questo bellissimo articolo che trovo completo e piacevolmente scorrevole nella lettura oltre che corredato di bellissime illustrazioni. Trovo che sia estremamente affascinante leggere e capire la storia di un popolo attraverso una moneta, una bellissima moneta in questo caso, una vera e propria opera d'arte in una circonferenza di pochi centimetri. Ed è proprio per questo motivo che la Numismatica è diventata per me una grande passione che cresce sempre di più, in quanto mi fa apprezzare tutta la bellezza artistica della moneta attraverso un coniatura ed "arricchisce" giorno dopo giorno il mio personale sapere. Ancora tanti complimenti per l'articolo sopra riportato e per questo stupendo blog magnificamente strutturato!

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    1. Grazie vince61 (Vincenzo) per le belle parole inviateci. Questo sito è completamente gratuito ed i complimenti ed apprezzamenti sono il carburante che ci fa andare avanti ed arricchire le nostre conoscenze e le nostre collezioni.

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