giovedì 14 marzo 2019

Repubblica Italiana - 5.000 lire “Vincenzo Bellini”


5.000 lire Tipo 1985

La banconota da 5.000 lire “Vincenzo Bellini”, Tipo 1985, sul recto raffigura il grande musicista di Catania tratto da un'incisione eseguita da G. Bozza su disegno di Natale Schiavoni, e alle sue spalle si vede l'immagine dell'interno del Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania.

5.000 lire "Vincenzo Bellini" recto

La filigrana, a punto fisso, è costituita da tre elementi: nella parte sinistra del biglietto è riportata la stessa testina in chiaroscuro di Vincenzo Bellini. Nella zona immediatamente sottostante è riportato, in filigrana a linea chiara, il monogramma "BI" compreso tra motivi ornamentali; a destra sono riprodotti, con effetto chiaroscuro, elementi geometrici adiacenti l'uno all'altro, di forma rettangolare, con il lato maggiore disposto in direzione verticale.

5.000 lire "Vincenzo Bellini" verso

Sul verso è riportata una stilizzazione di una scena della Norma i cui elementi principali sono un albero e una colonna con basamento e la riproduzione della statua raffigurante Norma, tratta dal monumento a Bellini, opera dello scultore Giulio Monteverde, che si trova a Catania. Il monumento venne inaugurato il 21 settembre del 1882. Il basamento, in marmo bianco, ha forma di parallelepipedo alta circa tre metri. Alla sommità della scala si innalza una colonna a forma quadrata sulla cima della quale è posta una statua di Vincenzo Bellini seduto su di una sedia. Ai quattro lati della colonna sono poste quattro statue che ricordano le sue quattro opere più celebri: es. Norma, I puritani, ecc.


Nome del biglietto:
VINCENZO BELLINI
Termine ufficiale del biglietto:
5.000 lire tipo 1985
Corso legale sino al 28/02/2002
Bozzetto:
Guglielmo Savini
Incisore:
Trento Cionini (recto)
Dimensioni in mm: 
126 X 70
Tecniche di stampa:
Stampa in calcografia ed offset secco e umido
Carta: 
Filigranata, lievemente colorata, di impasto speciale ad alte caratteristiche contenente fibrille e con filo metallico di sicurezza verticale
Filigrana:
Testa di Vincenzo Bellini e monogramma B.I.
Officina: 
Officine della Banca d'Italia di Roma
Tiratura: 
348.000.000
Contrassegno di Stato:
Stemmi delle Repubbliche Marinare
Firme:
Fazio, Amici
Decreto delle caratteristiche: 
D. M. del Tesoro 04/01/1985 (G.U. 28/06/1985, n. 151)
Decreti di emissione:
26/11/1996
Serie:
GD 995451 L

G.U. 28/06/1985, n. 151

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Vincenzo Bellini

Vincenzo Salvatore Carmelo Francesco Bellini (Catania, 3 novembre 1801 – Puteaux, 23 settembre 1835) è stato un compositore italiano, tra i più celebri operisti dell'Ottocento. Le sue opere furono dieci in tutto, delle quali le più famose e rappresentate sono La sonnambula, Norma e I puritani. Le sue opere più famose e rappresentate sono "La sonnambula", "Norma" ed "I Puritani". Dotato di una prodigiosa vena melodica, Bellini dedicò la sua breve vita alla composi zione. Il suo talento nel cesellare melodie della più limpida bellezza, conserva ancora oggi un'aura di magia, ma la sua originale personalità artistica non si lascia inquadrare entro correnti musicali o di costume.Legato ad una concezione musicale antica, basata sul primato del canto, sia esso vocale o strumentale, il siciliano Bellini portò prima a Milano e poi a Parigi un'eco di quella cultura mediterranea che l'Europa romantica aveva idealizzato nel mito della classicità. Il giovane Wagner ne fu tanto abbagliato, da ambientare proprio in Sicilia la sua seconda opera, "Il divieto d'amare", presentando la purezza del canto belliniano a modello per gei musicisti tedeschi e tentando di seguirlo a sua volta.Morì a meno di 34 anni a Puteaux, nei pressi di Parigi, fu sepolto nel cimitero Père Lachaise, vicino a Frédéric Chopin ed a Luigi Cherubini; nel 1876 la salma di Vincenzo Bellini fu traslata nel Duomo di Catania, sua città natale (Wikipedia).

Opere:

"Adelson e Salvini" (12 Febbraio 1825 Teatro del Conservatorio di San Sebastiano, Napoli)
"Bianca e Gernando" (30 Maggio 1826 Teatro San Carlo, Napoli)
2a versione: "Bianca e Fernando" (7 Aprile 1828 Teatro Carlo Felice, Genova)
"Il pirata" (27 ottobre 1827 Teatro alla Scala, Milano)
"La straniera" (14 Febbraio 1829 Teatro alla Scala, Milano)
"Zaira" (16 Maggio 1829 Teatro Ducale, Parma)
"I Capuleti e i Montecchi" (11 Marzo 1830 Teatro La Fenice, Venezia)
"La sonnambula" (6 Marzo 1831 Teatro Carcano, Milano)
"Norma" (26 Dicembre 1831 Teatro alla Scala, Milano)
"Beatrice di Tenda" (16 Marzo 1833 Teatro La Fenice, Venezia)
"I Puritani" (24 Gennaio 1835 Théâtre Italien, Parigi


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