martedì 17 luglio 2018

Ordine Supremo della Santissima Annunziata


Simboli, Segni ed Allegorie
nelle Monete Italiane
Il Collare dell’Annunziata

Ordine supremo della Santissima Annunziata
Vittorio Emanuele II - 5 Lire 1872

L'Ordine Supremo della Santissima Annunziata è la massima onorificenza di Casa Savoia.
Precedentemente è stata la massima onorificenza dei Conti e dei Duchi di Savoia, del Regno di Sardegna e del Regno d'Italia. 
Trattandosi di un ordine di origine familiare antecedente l'unità nazionale, esso continua ad essere conferito in maniera privata da parte di Casa Savoia.
Nel XVI secolo era uno dei quattro Ordini illustri "di collana" esistenti insieme a quelli della Giarrettiera, del Toson d'Oro e di San Michele.
La Repubblica Italiana non lo riconosce.

Istituzione dell'Ordine
Carlo Felice - 5 Lire 1827
Nel corso del XIV secolo si ha notizia di diverse giostre a tema svolte in Savoia a partire dal 1334: ad esempio nel 1345 i festeggiamenti furono detti «della Tavola Rotonda» (in festo stabule rotonde) e allo stesso modo i partecipanti alla giostra si indicarono come membri della Tavola Rotonda. In modo simile nel 1350 fu creata una compagnia di cavalieri detta compagnia del Cigno Nero.
Nel 1364 Amedeo VI di Savoia, in occasione di una giostra a ricordo della vittoria su Federico II di Saluzzo, istituì l'Ordine del Collare e fece realizzare per sé e per altri 14 cavaliere un collare, descritto dalle cronache del tempo come simile a quello dei levrieri.
L'ordine del collare, il cui scopo era di "indurre unione e fraternità tra i potenti sicché si evitassero le guerre private", era riservato ai nobili più illustri e fedeli e la regola statutaria prevedeva che tutti gli insigniti fossero considerati pari e si chiamassero tra loro "fratelli". Le insegne originarie erano costituite da un collare d'argento dorato con il motto FERT, chiuso da un anello con tre nodi sabaudi. I Milites Collaris Sabaudiae, così come erano chiamati gli insigniti, erano in origine limitati a quattordici, sotto la guida di Amedeo VI, primo gran maestro dell'ordine, per un totale complessivo di quindici membri ad onore delle quindici allegrezze di Maria Vergine.


I primi cavalieri di quest'ordine, nominati da Amedeo VI dal 1362 al 1383.

Amedeo VIII di Savoia diede la prima regolamentazione ufficiale dell'ordine e della sua decorazione, stabilendo che, nel collare, fossero alternati i nodi sabaudi con la scritta FERT e quindici rose, a ricordo della Rosa d'Oro inviata da Urbano V al conte Amedeo VI nel 1364 quando gli conferì le insegne di cavaliere crociato. Carlo III di Savoia nel 1518 diede nuovi statuti all'ordine, cui diede il nome di Ordine della Santissima Annunziata.
Nel collare furono inserite le rose (simboli mariani) e nel pendaglio l'immagine dell'Annunziata. Il numero di cavalieri, inoltre, fu aumentato a venti.
I primi statuti dell'ordine, quelli dati da Amedeo VI, sono andati perduti. Quelli tramandati fino ad oggi sono gli statuti modificati da Amedeo VIII di Savoia nel 1409, con aggiunte nel 1434 In seguito, Emanuele Filiberto Testa di Ferro aggiunse che l'ammissione all'ordine era subordinata alla dimostrazione di quattro quarti della propria nobiltà da almeno cinque generazioni. Vittorio Amedeo II secolarizzò l'ordine. Nel 1869 Vittorio Emanuele II stabilì che l'investitura all'ordine potesse avvenire anche senza origini nobili, purché per altissimi meriti resi allo stato o alla corona.
Al momento dell'investitura il nuovo cavaliere riceve due collari se è italiano (i cosiddetti "gran collare" e "piccolo collare"), oppure un collare solo se si tratta di cittadino straniero (solo il "piccolo collare").

 
Francobolli del Governo Provvisorio di Modena - 15 ottobre 1859 
I grandi collari sono sempre gli stessi, e gli insigniti, al momento dell'investitura, devono promettere di testamentarne per gli eredi la restituzione a Casa Savoia. Da qui si comprende, dunque, che ogni singolo gran collare abbia una propria storia ed un proprio elenco di possessori, elenco che viene annotato in un cartiglio sul coperchio della scatola del collare.

Carlo Alberto - 5 Lire 1844

Al momento dell'investitura il nuovo insignito si sceglie il gran collare fra quelli disponibili. Il piccolo collare, invece, non doveva essere restituito e restava come dono alla famiglia del cavaliere.
Gli insigniti sono esentati dal pagamento di tasse e imposte, sono "cugini del re" (al quale possono dare del "tu"), hanno il titolo di "eccellenza", la precedenza protocollare davanti a tutte le cariche dello stato, il diritto agli onori militari e diventano ipso facto gran croci dell'Ordine della Corona d'Italia e dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.

Umberto I - 20 Lire 1882

Contrariamente agli altri ordini sabaudi (Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, Ordine della Corona d'Italia ed Ordine Civile di Savoia), le cui candidature vengono proposte e vagliate da commissioni, per il Collare dell'Annunziata il conferimento è a totale discrezione del Capo della Casa. 
Le attuali insegne dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata sono costituite da una grande collana (denominata "gran collare") in oro, formata da quattordici maglie alte 3 centimetri, dentro ognuna delle quali ci sono le ultime due e le prime due lettere del moto FERT serrate da un nodo sabaudo, chiuso e smaltato di bianco e di rosso. 
Le maglie sono fra loro separate da quattordici rose d'oro, alternativamente smaltate sette di bianco e sette di rosso. 

Dal collare, al centro, scende un pendente in oro pieno, del diametro di 4,2 centimetri e sospeso da tre catenelle, racchiuso da tre nodi sabaudi e con, nel mezzo, l'immagine della Santissima Annunziata ornata con smalti bianchi, rossi e blu. 
Il gran collare può essere indossato solo dai cavalieri italiani e solo in alcune determinate occasioni dell'anno (ad esempio, il giorno della Festa dello Statuto Albertino o il giorno di Natale).
Il "piccolo collare", invece, è una versione più piccola del gran collare, può essere indossato sia dai cavalieri italiani che da quelli stranieri e si può utilizzare in tutti i giorni dell'anno.
La placca dell'ordine è circolare, con raggi d'oro sul bordo, recante al centro l'immagine della santissima Annunziata. Il nastro dell'ordine è rosso.

Nella storia sono stati 100 i reali insigniti del titolo, 10 i cardinali, tra cui anche Pacelli, poi divenuto papa Pio XII, 22 i presidenti del Consiglio, da Cavour a Rattazzi, da Crispi a Giolitti, a Bonomi, dieci i presidenti di Camera e Senato. All'atto della nomina, il cavaliere, compreso tra i venti, può scegliere tra le collane disponibili quella preferita. Anche Benito Mussolini ne fu insignito. Il marchese Lucifero, che ottenne il titolo da Umberto II, 27° gran maestro dell'Ordine, il 15 settembre del 1969, opto' per il collare che era stato prima di Antonio Starabba di Rudinì e poi di Vittorio Emanuele Orlando.


Significato simbolico
Il collare, simbolicamente, ha il duplice significato di vincolo di fedeltà e di dominio. In questo simbolo è evidente come Amedeo VI di Savoia volesse tenere uniti i suoi migliori cavalieri attraverso un patto di fratellanza, ma nello stesso tempo all’esclusivo suo servizio.
I nodi sabaudi, in origine, erano anche denominati "nodi del Signore", "lacci di Salomone" o "nodi d'amore". A proposito di quest'ultima definizione, Luigi Cibrario accampa l’ipotesi che il simbolo adottato da Amedeo VI derivasse da un dono ricevuto da una misteriosa dama, consistente in un bracciale formato da una ciocca di capelli intrecciata. Questa teoria è anche rafforzata dal colore verde dell'abito del conte, che nel medioevo era considerato il colore di Venere.


Link di Monarchici in Rete

Ancora più controverso è il significato dell'acronimo "FERT", aggiunto sul collare nel 1409 da Amedeo VIII. Tra tutte le ipotesi la più probabile è che sottintenda la frase "Foedere et religione tenemur", alludendo al patto cavalleresco ed al profondo legame religioso dell'ordine.
È possibile, però, che l'acronimo derivi dal verbo ferre, cioè portare o sopportare, riferito alla devozione verso la Vergine Maria o alle pene da "sopportare" per la devozione mariana.
Suggestiva è anche l'ipotesi che FERT non sia altro che la contrazione di ferté, dall'arcaico forteresse o fermeté.
La forte connotazione mariana dell'ordine divenne palese nel 1518 per opera di Carlo III, detto il Buono, che arricchì il collare del pendaglio raffigurante l'Annunciazione e mutò il nome da "Ordine del Collare" a "Ordine Supremo della Santissima Annunziata".


Per approfondire

Mediante autorizzazione del Ministero dell'Interno del Regno d'Italia, in data 20 dicembre 1891, il Comune di Venaria Reale, presso Torino, venne autorizzato a fregiare il proprio stemma civico con il gran collare dell'Ordine Supremo della santissima Annunziata.

Nell'ultimo colloquio tra Mussolini e Vittorio Emanuele III, a villa Ada il 25 luglio 1943, il re addusse come argomento per licenziare il duce anche il fatto che la notte prima avessero votato l'ordine del giorno Grandi ben quattro collari dell'Annunziata (tratto da Wikipedia).


sabato 7 luglio 2018

Lussemburgo 2018 - “150° anniversario Costituzione Lussemburghese”



La Costituzione del Granducato di Lussemburgo è stata promulgata il 17 ottobre 1868. Il sistema costituzionale istituito nel 1868 assomiglia molto a quello della Costituzione belga del 1831. Nonostante numerose differenze nei dettagli, le opere relative al diritto costituzionale belga possono essere consultate senza riserve per quanto riguarda i principi generali. Malgrado numerose revisioni intervenute dopo la sua promulgazione, l’attuale Costituzione corrisponde sempre in larga misura al testo del 1868.
Il Lussemburgo è monarchia parlamentare ereditaria di tipo monista. Secondo la costituzione del 1879 il potere esecutivo è esercitato dal Granduca, che si avvale di un Primo Ministro. Il potere legislativo è esercitato dalla Camera dei deputati, composta da 60 membri, eletti a suffragio universale con mandato quinquennale. Un secondo organo, il "Conseil d'État" (Consiglio di Stato), composto da 21 cittadini ordinari nominati dal Granduca, ha potere consultivo verso la Camera dei deputati nella stesura delle legislazioni.

Il Castello di Vianden

Nome della Moneta
“150° anniversario Costituzione Lussemburghese”
Descrizione Moneta
Il disegno raffigura a sinistra l’effigie di Sua Altezza Reale, il Granduca Henri, con lo sguardo rivolto a destra; a destra gli anni "1868-2018" e la scritta "150 ans"; in basso la scritta "CONSTITUTION DU GRAND-DUCHE' DE LUXEMBOURG" e la sezione laterale di un libro aperto. Sul bordo esterno 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea e, tra le stelle numero 2 e 3, è presente il simbolo della Zecca di Utrecht. E’ inclusa nella Divisionale FDC, nella Divisionale FS e in Coincard FDC.
Data di emissione
E’ inclusa nella Divisionale FDC, nella Divisionale FS e in Coincard FDC. Emessa il 25 gennaio 2018 per commemorare il 150° anniversario della Costituzione Lussemburghese. Esistono 2 varianti conio: 1) nei rotolini è presente il leone, simbolo della zecca lussemburghese, e il caduceo alato, simbolo della Zecca di Utrecht; 2) nella Coincard e nella Divisionale è presente il Ponte di San Servazio, simbolo del direttore della zecca olandese Stephan Satijn, e il caduceo alato, simbolo della Zecca di Utrecht.
Contorno
Finemente zigrinato con il motivo “2” in incuso, seguito da due stelle a cinque punte, ripetuto sei volte alternativamente dal basso in alto e viceversa.
Metallo
Bimetallica. Parte esterna: rame-nichel; parte interna tre strati: nichel-ottone, nichel, nichel-ottone.
Diametro
25,75 mm
Spessore
2,20 mm
Peso
8,5 gr.
Zecca
Utrecht e Lussemburgo
Tiratura
313.500 (totale)


Conosci meglio il Lussemburgo


domenica 1 luglio 2018

Belgio 2018 - “50° anniversario avvenimenti del Maggio 1968 in Belgio”



La moneta raffigura al centro due studenti che manifestano. Il 13 maggio 1968, infatti, gli studenti dell’ULB hanno tenuto una loro assemblea libera. Il “Walenbuiten” di studenti fiamminghi a Leuven nel febbraio 1968 ha gettato il paese in una crisi di durata senza precedenti (fino a quel momento) di 132 giorni. La mossa ha portato alla caduta del governo di Paul Vanden Boeynants e a una crisi politica che ha coinvolto anche le strutture statali. L’inizio del maggio belga del 68, darà luogo a riunioni, occupazioni dell’università a Liegi e a Bruxelles. Gli studenti dormono in aule universitarie. Occupa luoghi simbolici come il Palais des Beaux-Arts. La rivolta del 1968 è un fenomeno socio-culturale avvenuto negli anni a cavallo del 1968, nei quali grandi movimenti di massa socialmente eterogenei (operai, studenti e gruppi etnici minoritari), formatisi spesso per aggregazione spontanea, interessarono quasi tutti i Paesi del mondo con la loro forte carica di contestazione contro i pregiudizi socio-politici. Lo svolgersi degli eventi in un tempo relativamente ristretto contribuì a identificare il movimento col nome dell’anno in cui esso si manifestò in modo più attivo. Il Sessantotto è stato un movimento sociale e politico che ha profondamente diviso l’opinione pubblica e i critici, tra chi sostiene sia stato uno straordinario momento di crescita civile (che ha portato ad un mondo «utopicamente» migliore) e chi sostiene invece sia stato il trionfo di una stupidità generalizzata, e di un conformismo di massa in cui i figli stessi della borghesia avrebbero voluto abbattere il sistema borghese. (Notizie tratte dal web)


Nome della Moneta
“50° anniversario avvenimenti del Maggio 1968 in Belgio”
Descrizione Moneta
Il disegno raffigura due studenti con in mano un pamphlet e una bandiera, in riferimento alle manifestazioni svoltesi in Belgio in reazione ai cambiamenti socio-culturali del Maggio 1968. A sinistra il caduceo, simbolo della Zecca di Utrecht; lo stemma del comune di Herzele, segno del direttore di zecca del Belgio Ingrid van Herzele; l’anno di emissione "2018"; il segno “BE", che identifica il Belgio; le iniziali dell'autore Luc Luycx "LL". Sullo sfondo la facciata di un auditorium, in riferimento alla contestazione studentesca; in alto la scritta "mei mai - 1968". Sul bordo esterno 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea. E’ inclusa in una Coincard FDC e in un Cofanetto FS.
Data di emissione
Emessa il 14 maggio 2018 per commemorare il 50° anniversario degli avvenimenti del Maggio 1968 in Belgio. Gli eventi di 50 anni fa hanno avuto una grande importanza a livello nazionale e hanno influenzato la politica nazionale del Belgio e le successive riforme del governo.
Contorno
Finemente zigrinato con il motivo “2” in incuso, seguito da due stelle a cinque punte, ripetuto sei volte alternativamente dal basso in alto e viceversa.
Metallo
Bimetallica. Parte esterna: rame-nichel; parte interna tre strati: nichel-ottone, nichel, nichel-ottone.
Diametro
25,75 mm
Spessore
2,20 mm
Peso
8,5 gr.
Zecca
Utrecht
Tiratura
257.500

I 50 anni della contestazione giovanile