venerdì 20 aprile 2018

Vittorio Emanuele III - 20 Centesimi "Esagono"



Simboli, Segni ed Allegorie nelle Monete
L’Esagono ed il suo culto

Prima di parlare di questa monetina da 20 Centesimi 1918 "Esagono", da un punto di vista tecnico e numismatico, vorrei soffermarmi sui suoi simboli. La moneta a prima vista non ci dice un granché. Mi sono sempre chiesto cosa poteva significare quel grande esagono. Oltre all'esagono vi erano poi altri simboli e così ho incominciato a creare un possibile approccio interpretativo. L'artista che l'ha creata, certamente, non li ha messi per caso. Vediamoli allora e cerchiamo di interpretarli. Come abbiamo detto riscontriamo: 
un grande esagono circondato da una corona di alloroLa corona di alloro era, per gli antichi romani, un ornamento che veniva posto sul capo dei poeti e dei generali vittoriosi. In latino la corona di alloro era detta laurus o laurĕa, che indicava anche la pianta di lauro e, per estensione, la vittoria. Dalla parola laurĕa deriva il significato moderno di “laurea” (titolo di studio), e il “laureato” (in latino laurĕātus) è appunto colui che porta la corona di alloro, come i dotti e i poeti. La corona di alloro è un importante simbolo iconografico. Dante Alighieri, Gaio Giulio Cesare e anche Napoleone Bonaparte vengono spesso raffigurati con la corona di alloro sul capo.
Veniamo ora al simbolo dell' EsagonoL’esagono viene definito da Pitagora come il simbolo della creazione. Per molti, invece, ha molteplici significati; per esempio per gli Ebrei l’esagono era lo Scudo di Davide. Altri parlano di "culto dell'Esagono"

Il Culto dell'Esagono

"Insieme al Culto Solare e della Luna, quello di Saturno risulta essere tra i più antichi al Mondo, così ben radicato nelle tradizioni che ancora oggi, sembra non essersi del tutto estinto, ma addirittura continuerebbe a perpetuarsi con forme e modalità diverse, più o meno esplicite ed evidenti. Saturno ha assunto sicuramente svariate forme e nomi durante il corso della storia umana, è stato Kronos per gli antichi Greci, Seth per gli egiziani, El per i popoli di origine semitica, il Signore degli Anelli per i Celti (e poi come abbiamo visto per Tolkien), e la sua simbologia circolare, del tutto simile agli anelli che circondano l'omonimo pianeta, si riscontrano anche in una millenaria ritualistica...".

... dalle fedi nuziali che sanciscono le unioni, le aureole dei santi o quelle presenti anche dietro le antiche croci celtiche, ma discende anche il considerare il sabato, il sesto giorno della settimana, quello più quotato per 'riposare' e festeggiare, proprio come fece il biblico YHWH.

Moneta da 1 Euro della Francia ove si nota un Esagono
In epoca romana, Saturno era considerato un Titano, sovrano del Tempo, della Terra e della Materia, proprio come il Demiurgo (1) di idea platonica, e nel suo nome, Cronos, da cui deriva il sostantivo Corona, quindi al copricapo reale, ci si rivolgeva a lui anche per una 'divina sentenza della prima ora', corrispondente alla giornata del sabato. I Romani, inoltre, celebravano Cronos durante la Festa dei Saturnalia che si tenevano al solstizio invernale. 

“Saturno era celebrato insieme alla nascita del nuovo Sole, durante il solstizio invernale, ovvero nel periodo di Natale: in questa festa chiamata Saturnalia si propiziavano periodi prosperi in cui non fosse necessario lavorare la terra. Perciò durante la ricorrenza uno schiavo veniva vestito da re per un giorno e gli venivano dati frutti e cibo.

“Nell'insieme di tutte queste mitologie si riscontra, però, una particolarità di non poco conto, ovvero che a lui veniva associata una forma geometrica, quella di un Cubo dal colore nero. Come abbiamo già letto, il Cubo è un solido platonico che il filosofo aveva associato a quelle forme che il Demiurgo ha utilizzato per plasmare l'Universo, nelle tradizioni misteriche, e guarda caso, in ogni epoca raffigurava il simbolo della Materia, opposto alla sfera, che rappresenta lo Spirito.

CUBO = Materia
SFERA = Spirito
Del resto, tale simbolo (cubo), spesso associato all'esagono, è possibile rinvenirlo un po' ovunque nel Mondo, sia nell'iconografia ebraica come in quella mussulmana (pensate alla Kaaba della Mecca) e che in un sincretismo senza precedenti, la Kabbalah sarebbe nientemeno che il culto esoterico a il “Dio Cubo”

 
Ora, se si sottrae la tridimensionalità alla rappresentazione di un cubo si ottiene un esagono, mentre applicando la terza dimensione ad un esagono, si forma un vero e proprio Cubo, ovvero, 6 lati monodimensionali per così dire 'proiettati' nella terza dimensione.  
In base alle conoscenze e dissertazioni cabalistiche, si riscontra ad esempio una speculazione circa queste proiezioni, come il 6° giorno della settimana, il 6° pianeta del Sistema Solare, la Stella di David a 6 punte con all'interno un esagono, ipotizzando così che il famigerato 'Numero della Bestia' che viene menzionato nientemeno che nell'Apocalisse di Giovanni (13,16-18), il 666, corrisponda al nome della Bestia che divora e devasta, così come nel Vecchio Testamento, tale numero corrisponda alla somma dei proventi in oro percepiti in tasse da Re Salomone (Re, 10,13:16-Cronache 9,13:14). Del resto, anche nelle moderne e attuali istituzioni mondiali, crocevia delle finanze di mezzo Mondo come la sede delle Nazioni Unite (ONU) a New York, nella “Meditation Room” è stata allestita una scultura cubica, come davanti alla sede dell’Apple Store, sempre nella grande mela, campeggia l'enorme scultura di un Cubo nero! 

Ma come se non bastasse, 
anche la natura ha voluto metterci la firma
… e che firma!

Circa trent'anni fa, negli anni '80, la connessione tra il pianeta Saturno e la figura dell'esagono fu avallata da una scoperta astronomica senza precedenti, quando due sonde del programma Voyager, fotografarono una struttura perfettamente esagonale presente nei pressi del polo nord del pianeta, rilevata in seguito dalla sonda Cassini. Pensate che i lati di questa gigantesca struttura sono lunghi circa 13.800 km, più del diametro della Terra, ruota con un periodo di 10h 39m 24s, ovvero con lo stesso periodo dell'emissione radio interna del pianeta, e non si sposta longitudinalmente come le altre nuvole presenti nell'atmosfera… 
È mai possibile che già 5 mila anni fa, l'umanità, o una parte di essa, fosse a conoscenza di questa caratteristica morfologica nell'atmosfera del pianeta Saturno, al punto da raffigurarlo e farne un simbolo esoterico e religioso? Ma anche il Cinema doveva metterci lo zampino e quando un genio creativo come Stanley Kubrick, decise di portare sul grande schermo, nel 1968, nientemeno che un celebre romanzo di fantascienza di Arthur C. Clarke, creò un cult movie come “2001: Odissea nello Spazio”, nel quale viene raccontata la manipolazione di un gruppo di scimmie da parte di un Monolite di colore nero (che si scoprirà essere un'avanzatissima Civiltà Extraterrestre) e che proprio tra la nostra Luna e Saturno (nel film sarà sostituito con Giove), troverà il suo pianeta finale di destinazione per il protagonista. 


Alla fine, attraverso le nostre instancabili ricerche, abbiamo scoperto che dietro questo filosofico sincretismo si cela una realtà molto più ampia, articolata e così complessa, che al genere umano è pressoché sfuggita nella sua totale comprensione, almeno sino ad oggi, dove seppur all'apice si trovi una sorta di padre putativo incarnato da questo Demiurgo, Signore della Materia, a più livelli discendenti, sono poi apparsi tutta una serie di suoi innumerevoli emissari, che per così dire hanno costituito dei loro gruppi di potere, seppur a lui direttamente o indirettamente devoti (Articolo tratto dal Web "Il Culto dell'Esagono" di Federico Bellini).



(1) Il demiurgo è una figura filosofica e al tempo stesso mitologica. E’ un essere divino dotato di capacità creatrice e generatrice, descritto la prima volta da Platone nel Timeo. Il termine greco da lui usato è dēmiurgòs, composto da dèmios, cioè "del popolo", ed èrgon, "lavoratore", quindi lavoratore pubblico o compositivamente artigiano.
Il culto di Saturno . . .


Scheda tecnica della moneta



VITTORIO EMANUELE III (1900 – 1943)
Regno d’Italia
20 Centesimi - Esagono
Dritto
Verso
Scudo Sabaudo coronato tra rami di alloro e quercia. In alto la scritta REGNO D'ITALIA, in basso le iniziali dell'autore Attilio Motti (A.M.).
Esagono circondato da una corona di alloro. All'interno dell'esagono [1] su tre righe valore (CENT. 20) e data. In basso segno di zecca (R).
A causa della penuria di nichelio dovuta agli eventi bellici, nel 1918-1919 fu coniata riutilizzando i vecchi nichelini di Re Umberto. È abbastanza frequente intravedere tracce del vecchio conio. Inoltre, ulteriore lascito dei vecchi nichelini, alcuni esemplari presentano il bordo rigato o comunque con tracce di rigatura. Per l'anno 1920 viceversa la variante con bordo rigato è rarissima in quanto furono prevalentemente utilizzati tondelli nuovi.                                             
2a Classe (si intravede il vecchio conio)  Regio Decreto n. 2111 del 30 Dicembre 1917
Contorno: Liscio
Assi: alla francese
Nominale: 20 Centesimi
Materiale: Nichelio (Ni) 250/1000 e Rame (Cu) 750/1000
Diametro: 21,3 mm
Peso: 3,90 / 4,00 gr.
Modelli: Attilio Silvio Motti
Incisore: Attilio Silvio Motti

Anno
Cod.
Zecca
Incisore
Rarità
Tiratura
Conservazione
1918 2
G161/214 (liscio)
Roma
Attilio Silvio Motti
C
43.097.000
BB
1918 
G161/214a (rigato)
Roma
Attilio Silvio Motti
NC
compreso
1919 2
G161/215 (liscio)
Roma
Attilio Silvio Motti
C
33.432.000
MB -
1919
G161/215a (rigato)
Roma
Attilio Silvio Motti
NC
compreso
MB -
1920
G161/216 (liscio)
Roma
Attilio Silvio Motti
R
923.000
MB -
1
I millesimi 1818 e 1819 possono presentare forti oscillazioni rispetto al peso ufficiale.
2
La variante con bordo rigato è da considerarsi avente rarità R



[1] L’esagono viene definito da Pitagora come il simbolo della creazione. Per molti, invece, ha molteplici significati; per esempio per gli Ebrei l’esagono era lo Scudo di Davide.


giovedì 5 aprile 2018

San Marino 2018 - “500° anniversario nascita Tintoretto”



Jacopo Robusti, noto come il Tintoretto è stato un pittore italiano, uno dei più grandi esponenti della scuola veneziana e probabilmente l’ultimo grande pittore del Rinascimento italiano. Il soprannome “Tintoretto” gli derivò dal mestiere paterno, tintore di stoffe. Notando l’inclinazione naturale del figlio per il disegno, il padre Battista Robusti, lo collocò come apprendista nella bottega del grande pittore Tiziano Vecellio, ancora in adolescenza, per vedere se aveva le qualità dell’artista. Alcuni storici raccontano che, dopo solo dieci giorni, il Tiziano lo avrebbe cacciato dalla sua scuola, probabilmente non per gelosia, quanto per divergenze artistiche e caratteriali, dato lo spirito ribelle del giovane allievo. 

La sua arte pittorica è caratterizzata dalla grande energia espressiva e dall’utilizzo ardito della prospettiva. Nelle sue opere troviamo spesso grandi composizioni drammatiche e audaci contrasti di luce e ombra. Queste caratteristiche ne hanno fatto al contempo un grande innovatore del Rinascimento veneziano e un precursore dell’arte barocca. 



Nome della Moneta
“500° anniversario nascita Tintoretto”
Descrizione Moneta
Al centro è raffigurato l’abbraccio tra la Madonna ed Elisabetta, particolare tratto dal dipinto 'Visitazione' di Tintoretto conservato presso la Scuola Grande di San Rocco, e le date “1518-2018”; in alto ad arco la scritta “SAN MARINO”; in basso la scritta “TINTORETTO”; a sinistra il segno di zecca “R”, identificativo della Zecca Italiana, e le iniziali dell'autrice Luciana De Simoni "LDS". Sul bordo esterno 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea. E’ inclusa in un Folder FDC.
Data di emissione
Emessa il 5 aprile 2018 per commemorare il 500° anniversario della nascita del Tintoretto.
Contorno
Sei stelle a 5 punte e sei 2 in incuso su sfondo rigato. I 2 sono orientati alternativamente dal basso in alto e viceversa.
Metallo
Bimetallica. Parte esterna: rame-nichel; parte interna tre strati: nichel-ottone, nichel, nichel-ottone.
Diametro
25,75 mm
Spessore
2,20 mm
Peso
8,5 g
Zecca
Roma
Tiratura
60.500

Biografia di Tintoretto tratta da ARTE.IT