mercoledì 21 febbraio 2018

Francia 2018 - “Fiordaliso di Francia”


Il tema della moneta francese è “Il fiordaliso di Francia” inteso non tanto come specie botanica, quanto come simbolo della memoria e della solidarietà nel centenario della fine della Prima guerra Mondiale. Il nome specifico del fiordaliso (segetum) deriva da una parola latina seges (“campo di grano” o anche “il seminato”) con probabile riferimento al suo habitat più usuale: i campi di cereali. Il suo nome comune deriva invece dal francese fleur de lis (fior di giglio). È chiamato anche cìano sebbene il termine sia in disuso o di impiego poetico. Il binomio scientifico di questa pianta (Cyanus segetum) è stato proposto dal botanico inglese John Hill riferendosi a due episodi della mitologia romana: il primo narra della dea Flora, innamorata di un giovanotto di nome Ciano (Cyanus), che quando lo ritrovò morto disteso in un campo di fiordalisi diede a quei fiori il nome del suo amato. Il nome Centaurea, assegnato inizialmente da Carl von Linné, prende il nome da Chirone, un centauro, che rimase ferito al piede da una freccia avvelenata e si curò con il succo tratto da questo fiore. Disegnata da Joaquin Jimenez, la faccia nazionale della moneta mostra infatti l’immagine stilizzata di un fiordaliso visto dall’alto. Sullo sfondo il tricolore, la bandiera nazionale francese. Il testo “Le Beluet de France, fleur de mémoire et de solidarité” allude proprio al ruolo emblematico del fiore nel ricordo dei caduti del conflitto e di tutte le guerre. Sotto, il monogramma nazionale RF e le due date 1918 e 2018. Nasce dalla volontà di venire in aiuto ai soldati mutilati della guerra del 1914-1918. Rapidamente, questo piccolo fiore diventa il simbolo di tutta la nazione francese grata per il sacrificio dei suoi soldati a difesa del loro paese e dei loro ideali. Oggi il fiordaliso francese prosegue la sua tradizionale missione di sostegno morale e finanziario ai veterani e alle vittime delle guerre di ieri e di oggi e alle vittime del terrorismo. Il fiordaliso contribuisce anche a trasmettere ai più giovani esempi e valori quali il rispetto, la pace e la tolleranza. Un’opera di memoria che onora chi ha combattuto e combatte ancora oggi per la nostra libertà.


Nome della Moneta
“Fiordaliso di Francia”
Descrizione Moneta
Al centro della moneta è raffigurato il fiordaliso, circondato dalla scritta "Le Bleuet de France, fleur de mémoire et de solidarité" (Il fiordaliso della Francia, fiore della memoria e della solidarietà); in basso le date "1918-2018" e la sigla “RF” (Republique Francaise). Sul bordo esterno 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea. Autore: Joaquin Jimenez. E’ inclusa in un Folder FDC e in Cofanetto FS
Data di emissione
Emessa il 21 febbraio 2018 per commemorare il fiordaliso ("bleuet"), che da 100 anni è il simbolo della memoria e della solidarietà, in Francia, per i veterani, vittime della guerra, le vedove e gli orfani.
Contorno
Finemente zigrinato con il motivo “2” in incuso, seguito da due stelle a cinque punte, ripetuto sei volte alternativamente dal basso in alto e viceversa.
Metallo
Bimetallica. Parte esterna: rame-nichel; parte interna tre strati: nichel-ottone, nichel, nichel-ottone.
Diametro
25,75 mm
Spessore
2,20 mm
Peso
8,5 gr.
Zecca
Parigi
Tiratura
15.020.000
  

Fiordaliso tra miti e leggende


lunedì 19 febbraio 2018

Estonia 2018 - “100° anniversario Indipendenza Estonia”


Dopo la prima guerra mondiale (1914-1918) e le rivoluzioni russe del 1917, gli estoni dichiararono la loro indipendenza nel febbraio del 1918. La guerra d'indipendenza estone (1918-1920) seguì su due fronti: il nuovo stato proclamato combattuto contro la Russia bolscevica a est e contro le forze tedesche del Baltico a sud. Il Trattato di pace di Tartu (febbraio 1920) ha segnato la fine dei combattimenti e ha riconosciuto l'indipendenza dell'Estonia in perpetuo. Nel 1940, sulla scia del patto Molotov-Ribbentrop del 1939, l'Unione Sovietica occupava illegalmente l' Estonia e, la Germania nazista occupò l'Estonia nel 1941; più tardi nella seconda guerra mondiale l'Unione Sovietica lo rioccupò (1944). L'Estonia riacquistò l'indipendenza nel 1991 durante lo scioglimento dell'Unione Sovietica e aderì all'Unione europea e alla NATO nel 2004.
Dopo la Lituania, che ha celebrato il centenario della proclamazione dell’indipendenza venerdì 16 febbraio, è ora il turno dell’Estonia, la più settentrionale e la più piccola delle repubbliche baltiche. 
Il Manifesto dell’Indipendenza dell’Estonia venne firmato dai membri del Consiglio Nazionale d’Estonia a Pärnu, nel sud del paese, il 23 febbraio del 1918. Il Manifesto dichiarava l’Estonia uno Stato libero e sovrano. Seguì un periodo di eventi convulsi, durante il quale lo Stato estone lottò per l’affermazione delle sue istituzioni e il riconoscimento internazionale, che si concluse con il Trattato di Tartu, il 2 febbario del 1920. Con il trattato di Tartu, alla cui stipula prese parte anche la Finlandia, l’Unione Sovietica riconobbe de jure la Repubblica d’Estonia. Vennero ratificati i confini e furono risolte le questioni delle proprietà dello Stato estone trafugate durante la prima guerra mondiale. Per celebrare l’evento avranno luogo in tutto il paese numerosissimi eventi. Il calendario dei festeggiamenti è consultabile qui in inglese, in estone e in russo. 

Quadro dell'artista estone Konrad Mägi in mostra a Roma

Nome della Monete
“100° anniversario Indipendenza Estonia”
Descrizione Moneta
Il disegno raffigura contemporaneamente i numeri 18 e 100, che simboleggiano il momento in cui l’Estonia è diventata un paese indipendente e rispecchiano inoltre gli ultimi cento anni. In basso a destra la scritta "SADA AASTAT EESTI VABARIIKI • EESTI 2018". Sul bordo esterno 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea. Autori: Ionel Lehari e Meelis Opmann. È inclusa nella Divisionale FDC e in una Coincard FDC.
Data di emissione
Emessa il 19 febbraio 2018 per commemorare il 100° anniversario dell'Indipendenza dell'Estonia.
Contorno
Finemente zigrinato con il motivo EESTI * EESTI (capovolto).
Metallo
Bimetallica. Parte esterna: rame-nichel; parte interna tre strati: nichel-ottone, nichel, nichel-ottone.
Diametro
25,75 mm
Spessore
2,20 mm
Peso
8,5 gr.
Zecca
Vilnius
Tiratura
1.317.800


domenica 18 febbraio 2018

In Cammino verso Santiago de Compostela


Da pochi giorni la Spagna ha coniato una nuova moneta dedicata a Santiago de Compostela 

La Spagna ha coniato alcuni giorni fa (31/01/2018) una nuova moneta dedicata a Santiago de Compostela. Sulla sua faccia vi è riprodotta l’immagine di San Giacomo pellegrino. 


Prima di parlare di questa interessante moneta facciamo un percorso virtuale numismatico che ci porterà a descrivere la nova moneta commemorativa da 2 €uro. 

Questo conio è un’interessante curiosità non solo per i pellegrini che a centinaia, ogni giorno percorrono il “Cammino” di fede per arrivare a Compostela, per gli appassionati in generale del Cammino di Santiago ma anche per tutti i numismatici. 
Non si comprende come mai la Spagna che ha sempre coniato le monete in milioni di pezzi nelle ultime tre emissioni ha drasticamente ridotto il numero facendo così lievitare le quotazioni e rendendo di fatto ricercatissime queste ultime monete. 


La moneta di cui trattasi è stata coniata in soli  300.000 pz. (298.000 vanno in circolazione). 

I possessori della stessa saranno ben felici di vedere la quotazione crescere nel tempo. Ma torniamo al tema della moneta. 

La cattedrale di Santiago de Compostela compare già nelle monete spagnole da 1, 2 e 5 centesimi. Vi sono due versioni del centesimo. La prima è stata coniata dal 1999 al 2009 mentre la seconda dal 2010.

 


Il millesimo di conio è riportato in alto tra le torri della cattedrale, mentre a sinistra a semicerchio vi è la scritta “ESPAÑA”. A destra il simbolo della zecca di Madrid, la M coronata. Tutt'intorno le 12 stelle a 5 punte rappresentanti l'Unione Europea, cinque delle quali (corrispondenti alle ore 8, 9, 10, 11 e 12 del quadrante dell’orologio) sono racchiuse in una sezione di corona circolare e coniate in cavità. L’autore della moneta è Garcilano Rollan. La nuova monete è identica alla prima ma le cinque stelle non sono più coniate in cavità. 
Compostela, con la sua Cattedrale ed il “Cammino”, sono uno dei luoghi più importanti al mondo, non solo per la bellezza artistica e monumentale, ma anche per la storia che la lega a uno dei pellegrinaggi più conosciuti al mondo: il "Cammino di Santiago”
Come simbolo di questa incredibile città hanno scelto l’immagine di San Giacomo pellegrino, esattamente come rappresentato sull’arco della Porta Santa nella Cattedrale di Santiago a Praza de Obradoiro. La moneta è stata coniata dalla Fábrica Nacional de Moneda y Timbre-Real Casa de la Moneda in pochissimi esemplari, come detto. La moneta dedicata a San Giacomo è destinata, pertanto, a diventare un pezzo da collezione per tutti i pellegrini che il prossimo anno cammineranno lungo la via jacobea e per i numismatici di tutta Europa che cercheranno di accaparrarsela. 

Ora però vediamo tutte le altre monete spagnole che richiamano il Cammino di Santiago o che appartenenti ad altri cicli storico artistici (es. Siti Unesco) richiamano involontariamente il “Cammino di Santiago”. 

Le prime tre le abbiamo viste prima e fanno parte delle monete comuni coniate per la circolazione. Ora interessiamoci di quelle commemorative. 

Nel 2009 la zecca spagnola conia alcune monete che hanno ad oggetto: i “(…) beni ed i luoghi inclusi nella Lista del Patrimonio Mondiale del UNESCO”. 

Nel 2010, nella moneta commemorativa da 2 €uro è riprodotto il Centro storico di Cordoba, una delle città simbolo del Cammino Mozarabe. La Grande Moschea-Cattedrale di Cordoba, una dei più grandi e più anziani esempi di arte islamica in Europa. Costruita tra l’8° e il 10° secolo, la moschea ha subito in seguito varie trasformazioni ed è stata infine consacrata come una cattedrale cristiana. 


Nel 2011 si commemorano la Alhambra. La parte interna della moneta raffigura la Corte dei leoni dell’Alhambra, fortezza della città di Granada, anch'essa sul Cammino Mozarabe. 


Nel 2012 è la volta della bellissima Cattedrale di Burgos, sul Cammino Francese. Ogni anno sono decine di migliaia i pellegrini che scoprono camminando questa città. La parte interna della moneta raffigura la Cattedrale di Burgos (autore Alfonso Morales Muñoz). Essa è stata emessa il 6 febbraio 2012 ed è la terza emissione della serie "Patrimoni mondiali dell’umanità presenti in Spagna”. 


Nel 2015 si decide di rappresentare la Cueva (grotta) de Altamira in Cantabria, riproducendo l’immagine di un bisonte, un magnifico dettaglio di queste preistoriche pitture rupestri. Si tratta di un luogo speciale presente in Cantabria lungo il Cammino del Nord. Anche tale moneta fa parte della serie serie “Patrimoni mondiali dell’umanità presenti in Spagna” 


Nel 2016 viene invece raffigurato l’imponente acquedotto romano di Segovia, città da cui passa il Cammino di Madrid. L’autore della moneta è sempre Alfonso Morales Muñoz e fa parte della serie “Patrimoni mondiali dell’umanità presenti in Spagna”. 


Il 2017 è l’anno di Santa Maria del Naranco, un edificio simbolo della città di Oviedo e dell’intero Principato delle Asturie, meta obbligata di ogni pellegrino in procinto di cominciare il proprio Cammino Primitivo. L’autore è Alfonso Morales Muñoz e fa parte della serie “Patrimoni mondiali dell’umanità presenti in Spagna”. 


Spero che questo breve excursus abbia aumento la curiosità su questa nuova moneta dedicata a Santiago. Non sarebbe male percorrere realmente il “Cammino di Santiago” visitando questi luoghi ricchi di storia e di Arte . . . questo ricordiamolo è anche il fondamento del nostro “Gruppo” di appassionati numismatici: vivere la Moneta come messaggera di Valori, ricca di storia e di Arte. Buon “Cammino” a tutti.

Segui la freccia gialla e vai . . .


mercoledì 7 febbraio 2018

Spagna 2018 - “50° compleanno del re Felipe VI”



I 50 anni di Felipe VI non saranno festeggiati con eventi ufficali. Il re di Spagna, nato a Madrid il 30 gennaio 1968, a differenza dei colleghi sovrani e degli amici del Gotha non ama le grandi feste e i mega eventi nazional popolari. El Rey è un uomo sobrio e discreto, anche un tantino timido e parecchio riservato quindi ha deciso di andare controcorrente. Ma questo compleanno tondo non poteva certo passare in sordina così Felipe ha scelto di mettere in primo piano la figlia, sua erede e simbolo della continuità di una dinastia che negli ultimi anni ha dovuto recuperare la fiducia degli spagnoli. E poi ha deciso di rivelare un po’ di se stesso e della sua famiglia, generalmente molto nascosta agli obiettivi dei fotografi e delle telecamere. Così nella notte fra il 26 e il 27 gennaio sono stati messe in rete una serie di foto inedite e private e alcuni video familiari fra cui un pranzo in casa e il make off del discorso di Natale. Il 31 gennaio invece la principessa delle Asturie riceverà ufficialmente quel giorno le insegne del Toson d’Oro la più prestigiosa onorificenza della monarchia iberica che le era stata assegnata dal padre per il decimo compleanno. Sul re, uomo di grande cultura, notevole carisma personale e un rigore quasi teutonico, i giudizi sono ancora in sospeso, ma non si può dire non si sia impegnato con tutto se stesso nella ricostruzione dell’immagine di una dinastia compromessa dagli scandali familiari. (Tratto dal web https://www.altezzareale.com/)


Nome della Moneta
“50° compleanno del re Felipe VI”
Descrizione Moneta
Il disegno riproduce lo stemma del re Felipe VI. A sinistra, a semicerchio, la scritta "ESPAÑA", e sotto l’anno di emissione "2018"; in basso a destra, a semicerchio, la scritta "50 ANIVERSARIO DE S.M. FELIPE VI"; in alto a destra il segno di zecca, la "M" coronata. Sul bordo esterno 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea. E’ inclusa nella nella Divisionale FDC “WMF”.
Data di emissione
Emessa il 7 febbraio 2018 ed è dedicata al 50° compleanno del re Felipe VI.
Contorno
Finemente zigrinato con il motivo “2” in incuso, seguito da due stelle a cinque punte, ripetuto sei volte alternativamente dal basso in alto e viceversa.
Metallo
Bimetallica. Parte esterna: rame-nichel; parte interna tre strati: nichel-ottone, nichel, nichel-ottone.
Diametro
25,75 mm
Spessore
2,20 mm
Peso
8,5 gr.
Zecca
Madrid
Tiratura
400.000

Chi è Re Felipe VI di Spagna ?


Spagna 2018 - “Santiago de Compostela”



Santiago di Compostela, nota in italiano anche come San Giacomo di Compostella) (ab. 97.000 circa) è la città spagnola capoluogo della comunità autonoma della Galizia. Situata nella provincia de La Coruña, è stata nel 2000 capitale europea della cultura. La sua notorietà è dovuta al fatto che da oltre un millennio è, secondo la tradizione cristiana, sede delle spoglie mortali di Giacomo il Maggiore, apostolo di Gesù. Santiago di Compostela, e il famoso cammino del pellegrinaggio omonimo, sono stati dichiarati patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1985. La città è sede del governo autonomo Galiziano (Xunta de Galicia), luogo di peregrinazioni religiose di devoti provenienti da tutto il mondo e sede universitaria con più di 500 anni di storia. Le spoglie mortali dell'apostolo sono conservate nella maestosa cattedrale costruita nei secoli a tale scopo, e tappa finale del cammino di Santiago di Compostela. Il 23 ottobre 1987 il Consiglio d'Europa ha riconosciuto l'importanza dei percorsi religiosi e culturali che attraversano l'Europa per giungere a Santiago di Compostela dichiarando i percorsi "Itinerario di devozione Europeo" e finanziando adeguatamente tutte le iniziative per segnalare in modo conveniente "El Camino de Santiago". (Tratto da Wikipedia)


Nome della Moneta
“Santiago de Compostela”
Descrizione Moneta
Il disegno riproduce la scultura di Santiago posta al centro della Puerta Santa della Cattedrale di Santiago di Compostela. A sinistra, a semicerchio, la scritta "ESPAÑA", in basso a sinistra l'anno di emissione "2018", e sotto il segno di zecca, la "M" coronata. Sul bordo esterno 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea. E’ inclusa nella nella Divisionale FDC “WMF”. .
Data di emissione
Emessa il 7 febbraio 2018 ed è la nona emissione della serie “Patrimoni mondiali dell’umanità presenti in Spagna” ed è dedicata alla città di Santiago di Compostela.
Contorno
Finemente zigrinato con il motivo “2” in incuso, seguito da due stelle a cinque punte, ripetuto sei volte alternativamente dal basso in alto e viceversa.
Metallo
Bimetallica. Parte esterna: rame-nichel; parte interna tre strati: nichel-ottone, nichel, nichel-ottone.
Diametro
25,75 mm
Spessore
2,20 mm
Peso
8,5 gr.
Zecca
Madrid
Tiratura
300.000

Cos'è il Cammino de Santiago ?

Andorra 2017 - “100° anniversario Inno di Andorra”



El Gran Carlemany (Il grande Carlo Magno in catalano) è l'inno nazionale di Andorra. È stato scritto in catalano da Juan Benlloch y Vivó (1864-1926) e composto da Enric Marfany Bons (1871-1942). È stato adottato come inno ufficiale nel 1914. Definitivamente adottato, dal Conseil General, come inno nazionale del Principato di Andorra il 2 aprile 1917


L'inno è una pomposa marcia, il cui tema ricorda abbastanza l'inno francese, mentre il suo trio centrale ricorda l'inno spagnolo, come se il compositore avesse voluto fare un omaggio alle due nazioni confinanti (non va dimenticato che fino al 1990 il presidente della repubblica francese e il vescovo spagnolo di Urgell erano i capi ufficiali del principato di Andorra, ora il potere spetta al Consiglio generale) (da Wikipedia). 


“Il grande Carlo Magno, mio Padre mi ha liberato dai Saraceni,

E dal cielo mi ha donato la vita di Meritxell, la grande Madre.
Principessa nacqui ed erede, tra due nazioni neutrale.
Sola resto l'unica figlia dell'Impero Carolingio.
Credente e libera per undici secoli, credente e libera voglio essere.
Siano le leggi i miei tutori e i miei Principi difensori!
E i miei Principi difensori!” (Testo dell'inno)



Nome della Moneta
“100° anniversario Inno di Andorra”
Descrizione Moneta
Il disegno raffigura un brano dell’inno di Andorra pubblicato nel 1914. Nella parte centrale del disegno abbiamo le prime note dell’inno, affiancate da una decorazione floreale e dall’iscrizione "Himne Andorrà" (inno di Andorra). In alto l’anno di emissione "2017", e la scritta "100 anys de l’himne d’Andorra" (100 anni dell’inno di Andorra). Sul bordo esterno 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea. E’ inclusa in una Coincard FDC.
Data di emissione
Emessa il 7 febbraio 2018 per commemorare il 100° anniversario dell’adozione dell’inno nazionale di Andorra per decisione del Consell General (il parlamento del Principato di Andorra) del 2 aprile 1917.
Contorno
Finemente zigrinato con il motivo “2” in incuso, seguito da due stelle a cinque punte, ripetuto sei volte alternativamente dal basso in alto e viceversa.
Metallo
Bimetallica. Parte esterna: rame-nichel; parte interna tre strati: nichel-ottone, nichel, nichel-ottone.
Diametro
25,75 mm
Spessore
2,20 mm
Peso
8,5 gr.
Zecca
Parigi
Tiratura
85.000


2017 - “Andorra - Il paese dei Pirenei”



I Pirenei sono una catena montuosa che forma il confine fra la Francia e la Spagna. Separano la penisola iberica dalla Francia e si estendono per circa 430 km dal Mar Cantabrico (golfo di Biscaglia) fino al Mar Mediterraneo (cap de Creus). La vetta più alta dei Pirenei è il Picco d'Aneto (3.404 m s.l.m.), situato nel versante spagnolo. I Pirenei in Francia fanno parte dei seguenti dipartimenti, da ovest a est: Pirenei Atlantici (Aquitania), Alti Pirenei, Alta Garonna e Ariège (Midi-Pirenei), Pirenei Orientali e Aude (Linguadoca-Rossiglione), per quanto riguarda la Spagna sono compresi nelle comunità autonome di Catalogna, Aragona, e Navarra, il piccolo Stato di Andorra è ubicato completamente all'interno della zona pirenaica. I Pirenei sono suddivisi in senso longitudinale in tre sezioni: Pirenei occidentali o atlantici, dal Golfo di Guascogna al Pic d'Anie; Pirenei centrali, dal Pic d'Anie al Colle del Puymorens; Pirenei orientali o catalani, dal Colle del Puymorens al Golfo del Leone sul Mediterraneo. I Pirenei centrali includono le cime più elevate della catena: Picco d'Aneto o Pic de Néthou (3.404 m) nella cresta di Maladeta, Monte Posets (3.375 m), Monte Perdido o Mont Perdut (3.355 m). I Pirenei atlantici sono meno elevati e le altezze diminuiscono gradualmente da est a ovest. Nei Pirenei orientali, l'altezza media è abbastanza uniforme fino al declivio improvviso che si ha nella parte della catena nota come Monti Albères (tratto da Wikipedia).



Nome della Moneta
“Andorra - Il paese dei Pirenei”
Descrizione Moneta
Nella parte superiore del disegno è raffigurato un triangolo, composto da tre strisce ondulate, che rappresenta in forma stilizzata la carta geografica del paese; al centro la scritta "Andorra" e "EL PAÍS DELS PIRINEUS" (il paese dei Pirenei). In basso l’anno di emissione "2017". Sul bordo esterno 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea. E’ inclusa in una Coincard FDC.
Data di emissione
Emessa l'7 febbraio 2018. I tre elementi del disegno costituiscono il simbolo del Principato, proprietà del governo di Andorra, utilizzato nella comunicazione grafica per dare un’immagine uniforme, coerente e coordinata e consentire, allo stesso tempo, un riconoscimento certo e immediato.
Contorno
Finemente zigrinato con il motivo “2” in incuso, seguito da due stelle a cinque punte, ripetuto sei volte alternativamente dal basso in alto e viceversa.
Metallo
Bimetallica. Parte esterna: rame-nichel; parte interna tre strati: nichel-ottone, nichel, nichel-ottone.
Diametro
25,75 mm
Spessore
2,20 mm
Peso
8,5 gr.
Zecca
Parigi
Tiratura
85.000