mercoledì 31 agosto 2016

Portogallo 2016 - “50° anniversario Ponte 25 aprile”


Uno dei simboli più conosciuti di Lisbona, oltre il celebre tram giallo, è senza dubbio, il ponte rosso così simile a quello di San Francisco. Come molte delle opere architettoniche riconosciute a livello internazionale, il motivo del suo fascino e dell’interesse che crea, può essere capito e apprezzato solo se visto nel suo contesto originale. Il ponte “25 de Abril” è una presenza che spicca, integrandosi armoniosamente con il panorama della città, come se fosse un suo prolungamento, come se vi avesse sempre fatto parte.
Il ponte 25 de Abril è un ponte sospeso sull'estuario del fiume Tago (Tejo) nell'area metropolitana di Lisbona. Inizialmente denominato ponte Salazar, in quanto commissionato dal dittatore Salazar nel 1960, cambiò nome in seguito alla restaurazione della democrazia in Portogallo, dopo la rivoluzione dei garofani avvenuta appunto il 25 aprile 1974. Di aspetto imponente, la costruzione in acciaio si estende per quasi 2 km e presenta un'autostrada a 3 corsie nella parte superiore e una linea ferroviaria in quella inferiore. Il ponte venne costruito dall'American Bridge Company, la stessa compagnia che si occupò della costruzione del famoso Golden Gate Bridge di San Francisco, al quale il ponte 25 de Abril è ispirato.


Nome della Moneta
“50° anniv. Ponte 25 aprile”
Descrizione Moneta
Il disegno raffigura il ponte. In alto a destra figura il paese di emissione "PORTUGAL"; in basso a destra figurano le scritte "PONTE" "25 DE ABRIL" "1966" e "2016"; in basso a sinistra figura il segno di zecca "INCM" e in basso al centro il nome del disegnatore "JOSÉ AURÉLIO". Sul bordo esterno 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea. E’ inclusa in un Folder FDC e in Folder FS.
Data di emissione
Emessa nell'anno 2016 per commemorare il 50° anniversario del Ponte 25 aprile.
Contorno
Finemente zigrinato con incisi sul bordo cinque stemmi araldici e sette castelli.
Metallo
Bimetallica. Parte esterna: rame-nichel; parte interna tre strati: nichel-ottone, nichel, nichel-ottone.
Diametro
25,75 mm
Spessore
2,20 mm
Peso
8,5 gr.
Zecca
Lisbona
Tiratura
520.000


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martedì 30 agosto 2016

Lettonia 2016 - “Settore agro-alimentare in Lettonia”


Uno dei motivi che ha spinto la Banca lettone a coniare questa piacevole moneta è dato dalla crisi che stanno attraversando i produttrici e le aziende di latte in Lettonia. In particolare nelle regioni del Vidzeme e del Latgale le associazioni di categoria denunciano una situazione ormai d’emergenza, con molte aziende che sono già sul punto di avviare le pratiche per la dichiarazione di bancarotta. “La situazione nella mia azienda è catastrofica – sostiene Venta Afanasjeva dell’azienda «Pakuļi» – l’acquisto del latte a 23 centesimi è l’ultimo segnale, che ci fa capire che bisogna rapidamente chiudere la produzione. Le spese di produzione ormai superano i ricavi, e molte altre aziende vicine alla mia stanno prendendo in considerazione l’ipotesi di chiedere lo stato di fallimento.” Anche le misure di sostegno concesse da Bruxelles, e già giudicate dalla aziende lettoni insufficienti, non sono riuscite a mettere un freno alla discesa dei prezzi: la crisi nelle relazioni commerciali con la Russia poi ha dato il colpo di grazia al settore. La Russia è infatti uno dei principali mercati di esportazione per il latte e i prodotti caseari da tutto il baltico, e l’embargo del Cremlino, in risposta alle sanzioni della UE, ha messo in ginocchio i produttori di latte del baltico. Per questo se in altre zone il prezzo del latte ha registrato degli aumenti, nei baltici si è avuto il fenomeno opposto, una continua discesa del prezzo alla produzione.

La mucca gigante composta di fiori a Venstspils, città del Baltico

Nome della Moneta
“Settore agro-alimentare in Lettonia”
Descrizione Moneta
Al centro della moneta una vacca lettone di razza bruna, che simboleggia la produzione lattiera in Lettonia nella tradizione popolare e nella vita reale. In basso a sinistra l'anno di emissione "2016" e al centro la scritta "LATVIJA". Sul bordo esterno 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea. E’ inclusa nella Divisionale FDC "Settore agro-alimentare in Lettonia" e in una coincard FDC.
Data di emissione
Emessa il 19 luglio 2016 per commemorare la vacca lettone.
Contorno
Finemente zigrinato con il motivo "DIEVS* * * SVĒTĪ* * * LATVIJU* * *" ("DIO BENEDICA LA LETTONIA").
Metallo
Bimetallica. Parte esterna: rame-nichel; parte interna tre strati: nichel-ottone, nichel, nichel-ottone.
Diametro
25,75 mm
Spessore
2,20 mm
Peso
8,5 g
Zecca
Vilnius
Tiratura
1.010.000


martedì 2 agosto 2016

Italia 2016 - “550° anniversario morte Donatello”


Del 1440 circa è il David di Donatello. Un'opera in bronzo sita nel museo del Bargello. Questa statua fu forse realizzata per il cortile di palazzo Medici su commissione di Cosimo de' Medici (tornato a Firenze nel 1434), e intendeva rappresentare sia l'eroe biblico simbolo delle virtù civiche, sia il dio Mercurio che contempla la testa recisa di Argo. Donatello qui diede un'interpretazione intellettualistica e raffinata della figura umana, il fregio con putti dell'elmo di Golia deriva forse da un cammeo delle raccolte medicee. La statua del David fu progettata per poter essere vista da più punti ed è stato il primo corpo nudo raffigurato a tutto tondo e senza essere subordinato a un elemento architettonico dopo l'età classica. Sempre di quegli stessi anni e dello stesso clima culturale è la statuetta con l'Amore-Attys, ora conservata al Bargello, dove sono fusi numerosi attributi non ancora del tutto chiarificati. L'opera, nata probabilmente per un mecenate privato colto e raffinato, ha un carattere vitale e sfrenatamente gioioso, intriso di cultura pagana. Forse risale a questo periodo anche il Busto di giovane con cammeo ora al Bargello.
In questo periodo Donatello manifestò una preferenza verso il bronzo che divenne sempre più spiccata in seguito, soprattutto nel periodo padovano. Fu anzi forse proprio l'allettante possibilità di lavorare con questo materiale stimolante e costoso che spinse lo scultore a lasciare Firenze.


Nome della Moneta
“550° anniversario morte Donatello”
Descrizione Moneta
Al centro della moneta la Testa del David di Donatello (particolare scultura in bronzo conservata a Firenze, Museo Nazione del Bargello); in alto il segno di zecca "R"; a sinistra il monogramma della Repubblica italiana "RI"; sotto, su due righe, gli anni "1466" e "2016"; a destra le iniziali dell'autore Claudia Momoni "C.M."; in basso ad arco la scritta "DONATELLO". Sul bordo esterno 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea. E’ inclusa nella in una Coincard FDC e in Cofanetto FS.
Data di emissione
Emessa il 29 aprile 2016 per commemorare il 550° anniversario della morte di Donatello.
Contorno
Sei stelle a 5 punte e sei 2 in incuso su sfondo rigato. I 2 € sono orientati alternativamente dal basso in alto e viceversa.
Metallo
Bimetallica. Parte esterna: rame-nichel; parte interna tre strati: nichel-ottone, nichel, nichel-ottone.
Diametro
25,75 mm
Spessore
2,20 mm
Peso
8,5 g
Zecca
Roma (R)
Tiratura
1.500.000

Donatello: conosciamolo meglio

lunedì 1 agosto 2016

Italia 2016 - “2200° anniv. morte Tito Maccio Plauto”


Plauto nacque a Sarsina, città anticamente situata in Umbria (oggi in Romagna). La sua data di nascita è incerta, ma si suppone sia nato intorno a 250 a.C. Sul conto del commediografo circolavano così tanti aneddoti che non si sa quali avvenimenti della sua vita siano veri e quali leggendari. Si raccontava che, giunto a Roma molto giovane come attore, si fosse dedicato al commercio, con risultati tutt'altro che buoni. A causa dei suoi debiti sarebbe stato fatto schiavo in un mulino: proprio qui avrebbe scritto tre commedie che, conquistato il favore del pubblico, gli valsero la libertà. Il fatto straordinario è che, se tutto ciò è realmente accaduto, egli avrebbe vissuto in prima persona quanto racconta nelle sue commedie. Gellio ricorda i titoli di due commedie scritte in schiavitù, il Saturnio e l'Addictus (= lo schiavo), ma ammette di non ricordare il titolo di una terza. L’importanza di Plauto è legata al fatto che per primo decise di dedicarsi ad un solo genere: la commedia. La sua fu molto probabilmente una carriera lunga e fortunata, poiché per un intero ventennio scrisse ininterrottamente commedie. Grazie al grande successo che tali rappresentazioni aveva presso il pubblico, continuarono a essere messe in scena anche dopo la sua morte.

Mosaico del II sec. d.C. nei Musei Capitolini di Roma


Nome della Moneta
“2200° anniv. morte Tito Maccio Plauto”
Descrizione Moneta
Al centro della moneta mosaico romano del I secolo a.C., raffigurante le maschere tragica e comica. Due maschere teatrali tipiche della commedia, la ragazza e lo schiavo tratte da un mosaico del II sec. d.C. nei Musei Capitolini di Roma. Dietro le immagini è raffigurata la pianta di teatro romano. A sinistra il segno di zecca "R"; a destra le iniziali dell'autrice Luciana De Simoni "LDS"; in alto il monogramma della Repubblica italiana "RI"; in basso gli anni "184 A.C." "2016" e la scritta "PLAUTO". Sul bordo esterno 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea.
E’ inclusa nella Divisionale FDC, nella Divisionale FDC "150° anniv. nascita Benedetto Croce" e in Cofanetto FS
Data di emissione
Emessa il 16 maggio 2016 per commemorare il 2200° anniversario del commediografo romano Tito Maccio Plauto (Gazzetta Ufficiale n. 17 / 22 gennaio 2016).
Contorno
Sei stelle a 5 punte e sei 2 in incuso su sfondo rigato. I 2 € sono orientati alternativamente dal basso in alto e viceversa.
Metallo
Bimetallica. Parte esterna: rame-nichel; parte interna tre strati: nichel-ottone, nichel, nichel-ottone.
Diametro
25,75 mm
Spessore
2,20 mm
Peso
8,5 g
Zecca
Roma (R)
Tiratura
1.500.000



Con l’emissione della moneta dedicata a Plauto, l’Italia è il primo Stato della UE ad aver coniato una moneta commemorativa dedicata ad un drammaturgo: prima di Plauto ci sono stati poeti, scrittori, scienziati, compositori, scultori, pittori, uomini politici, mai però personaggi del Teatro.
La Città di Sarsina diede i natali a Plauto nel 255-251 a.C., l’illustre commediografo unanimemente riconosciuto come il “padre” della commedia. 

Plauto, definito da Ettore Paratore



… il gigante che torreggia ai primordi della letteratura latina
Aveva bisogno di questo riscatto, di questa ribalta, perché inspiegabilmente vittima di una grave dimenticanza di molta parte del mondo culturale nazionale. Plauto non è una “gloria locale”, ma un patrimonio nazionale ed internazionale, come testimonia il nuovo conio della moneta a lui dedicata.